Il vasto nord-ovest, Il polmone delle rinnovabili Cinesi
Megaprogetti, energie rinnovabili tra i deserti, il loess e le steppe del nord ovest Cinese.
[Intro]
La Cina spesso è presentata come uno dei paesi più inquinanti al mondo e detiene il record per volume di emissioni totali a livello internazionale. Tuttavia al tempo stesso la Cina è anche il paese che spende e innova di più nell’ambito dell’energia rinnovabile; parchi eolici, energia idroelettrica, e soprattutto impianti fotovoltaici. Questo doppio status di paese inquinante e di paese dedito alle energie rinnovabili spesso non è compreso fino in fondo e necessita di uno studio e un analisi approfondita. L’innovazione e i rapidi cambiamenti in corso richiedono un costante lavoro di catalogazione e tracciamento. ElectroChina vuole portare all’attenzione del pubblico le innovazioni e gli sviluppi nell’ambito della tecnologia fotovoltaica con un taglio incentrato sulla Cina.
[Il mio viaggio nel Kubuqi, Ordos Inner Mongolia]
Lo scorso mese ho avuto la fortuna di visitare uno dei parchi fotovoltaici più grandi al mondo, nel deserto del Kubuqi, poco più a nord della città di Ordos, in Mongolia interna. Una volta completato, il progetto nel suo intero dovrebbe raggiungere i 16 Gw di capacità. Il Deserto è Il settimo per estensione in Cina facendo da spartiacque tra i loess centro settentrionali del Shaanxi, le famose zone della guerriglia partigiana di Mao Tze-Dong, Yan'an, Yulin, e i vasti altopiani verdeggianti della mongolia interna. Queste regioni secche e poco abitate rappresentano ancora un divisorio geografico e antropologico tra le culture nomadi e sedentarie che storicamente hanno popolato le regioni tra il nord dello Shaanxi (陕西) e il sud ovest della Mongolia Interna (内蒙古).
A meta ottobre sono capitato da quelle parti e guidando ai bordi del deserto sono rimasto affascinato dalla natura sconfinata di quelle regioni. Ho notato molte cose che mi sono rimaste impresse e ho deciso di trarne un breve articolo con alcune riflessioni.
[Dove sono stato]
Tra le bianche dune pannose del Kubuqi, si nota la impronta antopologica del progetto dei "3 nord" le tre regioni geografiche in cui è diviso il nord della Cina (in cinese: Dongbei 东北, Huaibei 华北, Xibei 西北). Dal 1979 Il governo Cinese ha attivato questo mastodontico progetto che cerca di porre rimedio e re-inverdire le aree erose dalle secchezza e dal sole entro il 2050. Sono in totale quasi 71 anni di progetto, 4 generazioni di piantatori di alberi! Il progetto dei 3 Nord in maniera meno militaresca è anche conosciuto come "The Great Green wall of China" (o anche Three-North Shelterbelt Program); Si estende dalle pianure del nord-est (Dongbei 东北) in HeiLongjiang 黑龙江 sopra il confine tra la Cina e la penisola nord Coreana, per terminare nei deserti del nord-ovest (Xibei 西北) Xinjiang 新疆, puntellando le grandi pianure e le friabili valli di loess con alberi e diversi tipi di arbusti che dovrebbero rallentare l'avanzata della sabbia.
Queste aree erose dal vento e dall' eccessivo pascolo, negli ultimi secoli sono diventate enormi spazi dove il deserto avanza impietoso e impoverisce le poche comunità rimaste, a volte creando vere e proprie tempeste di sabbia che raggiungono i grandi centri abitati di Pechino Xi'An e altre città della Cina interna.
Oltre agli enormi sforzi di innesto di pini e arbusti, allo stato odierno l'energia solare, nella forma di parchi fotovoltaici, è tra le nuove strategie per fermare l'avanzata della sabbia. Il governo sta cercando di far lavorare le rinnovabili in sinergia con il progetto dei "3 Nord" . Nel mio breve soggiorno nel Kubuqi ho notato enormi distese di pannelli solari. I moduli sono connessi in file da circa una trentina di unità, e nel deserto silenzioso ruotano impercettibilmente seguendo l’inclinazione solare. Se si tendono le orecchie si possono sentire milioni di ingranaggi che girano al ritmo del sole e producono un ticchettio ininterrotto.
I moduli offrono riparo dal sole, creando la situazione ottimale per lo svilupparsi di un micro-clima favorevole e diminuendo le temperature sulla superficie del suolo. All'ombra di milioni di celle fotovoltaiche crescono le radici e si sviluppano i pressupposti per la vita; i pascoli riposano e piccoli cespugli si inerpicano sui basamenti metallici delle strutture.

[Il ruolo dell’energia solare nel Kubuqi]
Qui, nel Kubuqi e nelle regioni del nord-ovest (Ningxia, Qinghai) l'energia solare ha trovato una cornice ideale: vasti livelli di irradiazione solare (vedi immagine), ampi spazi poco abitati (vedi linea Heihe-Tengchong immagine) e infine il bisogno di combattere l'avanzata del deserto (doppio utilizzo, produzione elettrica e barriera anti desertificazione). è da sottolineare però come la vera difficoltà sta nel trovare un utilizzo pratico a questa energia verde, che altrimenti viene consumata e dispersa in quanto spesso mancano attivà produttive o metodi di stoccaggio in loco. Le regioni del Nord Ovest infatti sono ricche di risorse energetiche (Carbone/ Petrolio/ Vento/ Irradiazione Solare) ma hanno meno opere e attività economiche in cui riversare l’eccesso di energie, mentre le regioni del Est sono notevolemente più sviluppate e hanno un gran bisogno di energia elettrica a buon prezzo. A tal proposito esistono due generalmente due grandi tendenze:
[1] Utilizzo in loco dell'energia (in Cinese: 就地消纳). Il governo sta cercando di spostare la produzione industriale ad alta intensità elettrica dalle regioni dell'est alle regioni più interne dell'ovest o a una rete elettrica intelligente che connette domanda e offerta in vaste aree del territorio (vedi la strategia “1469” di Inner Mongolia Electric Power Group).
[2] Portare l'elettricità a est(In Cinese: 西电东送)dove puo essere consumata in tutte le attività produttive o da utenti singoli nelle zone più densamente abitate.

Ora ampliamo un pò il discorso con alcune riflessioni:
Per quanto riguarda il consumo in loco di energie rinnovabili
[1] Nel mio soggiorno a Ordos ho notato come molte aziende provenienti da altre parti della Cina abbiano deciso di installare le loro linee produttive ed energivore in queste zone. Ad esempio LONGi Green Energy, un grande produttore di celle fotovoltaiche, ha parte della sua produzione a Ordos. In passato anche altri tipi di Industrie ad alta domanda energetica, come ad esempio produttori di bitcoin (BITMAIN) han fatto fortuna con i bassi prezzi energetici della zona. é da ribadire che sicuramente molto di questo utilizzo energetico deriva ancora dalle centrali a carbone, ma è proprio qui, dove il prezzo dell'energia è basso che sta avvenendo una rivoluzione green.
Per quanto riguarda trasportare l’energia direttamente al consumatore verso est
[2] Il secondo piano sopra citato è un portento di ingeneria, prevede di spostare l'energia a basso prezzo (rinnovabile e non) prodotta nelle regioni dell'ovest, verso le regioni più abitate e produttive del centro e del sud-est, come l'Henan(河南)il Jiangsu (江苏) il Zhejiang(浙江). Questo piano è chiamato ufficialmente "energia dall' ovest per l' est" (西电东送), ed è conosciuto in maniera meno altisonante come "L'autostrada dell'elettricità"(电力高速公路). Questo sistema di trasporto elettrico usa una tecnologia conosciuta come UHV (Ultra High Voltage electricity transmission). I sistemi di trasporto energetico ad alto voltaggio riescono al livello attuale ad avere una dispersione di soli 1.6% ogni 1000 kilometri percorsi, mantenendo un alto voltaggio durante tutta la trasmissione traliccio per traliccio. Per questo è appunto chiamata "l'autostrada dell'elettricità". Questi megaprogetti sono uno strumento economico del governo Cinese per raggiungere diversi obbiettivi tra cui "Lo sviluppo del grande Ovest" (西部大开发) lo sviluppo economico ed energetico sulla via della seta (一带一路能源合作)o più generalmente l’ambizioso progetto che prevede entro il 2060 di raggiungere il picco di emissioni altrimenti detto: "carbon peaking and carbon neutrality goals"(双碳目标) . La transizione verde dal carbone alle energie rinnovabili, come anche la lotta alla desertificazione, sono principi alla base delle attività economiche e dello sviluppo delle comunità locali, e in questo contesto lavorano perfetta in sinergia.
[Conclusione]
Per raggiungere gli obbiettivi per le emissioni di carbonio al 2060, la Cina deve aggiungere notevoli porzioni di energie rinnovabili nel paniere dei fornitori energetici. Per questo una importante strategia è quella di trasportare parte delle energie verdi prodotte ad ovest verso est. Tuttavia, dal 2000 al 2010 il progetto delle cosi dette autostrade elettriche si è concentrato soprattutto sulla tradizionale fonti energetiche a basso prezzo, come appunto il carbone. La maggiorparte dell'energia rinnovabile fino a qualche anno fa era prodotta nei bacini idrici tramite le turbine delle centinaia di dighe presenti nelle regioni del sud-ovest (Sichuan 四川, Yunnan 云南, etc). Tuttavia, negli ultimi 10 anni con la rapida ascesa del settore fotovoltaico cinese, e il descrente prezzo del silicio, si sono venute a creare le condizioni per avere enormi centrali ad energia solare che raggiungono potenze della portata di molti GW, (Ved. Progetto Kubuqi, Ningxia, etc).
Ad oggi sono già presenti 39 progetti di line ad alta tensione, e molti altri sono in costruzione.

!!Attenzione!!
la maggiorparte dei progetti si basa ancora su energia non rinnovabile, ma la realtà sta lentamente cambiando, tramite azioni guidate dal governo (aziende di stato) o anche tramite strumenti di mercato come il CETS (Il mercato nazionale dell'emissioni "National Carbon Market") che guidano i grandi centri di investimento a puntare su energie rinnovabili da inserire nel loro mix di energia prodotta.
La domanda che mi sono posto è: Quale delle due soluzioni è più conveniente sul lungo periodo?
[东产西移] Spostare parte della produzione del est direttamente nel nord-ovest ed usare la griglia energetica locale per risparmiare sul costo dell'energia?
[西电东送] Spostare l'energia prodotta a ovest verso est tramite enormi autostrade energetiche (UHV)?
[Appendice]
Al centro del mare di pannelli fotovoltaici torreggia un installazione in metallo alta come una palazzina di 5-6 piani. Salendo verso la cima di questa struttura ai due lati delle scale sono esibiti i successi e grandiosi piani del governo Cinese per tutta la zona dove si estende il parco solare. Dall'alto si nota vagamente la forma di un cavallo impresso nel deserto come un mosaico di milioni di tessere.

[Documenti e siti consultati]: